Il vice-presidente della Provincia, Giuseppe Rossetto, ha scritto una dura lettera al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, al presidente della Giunta regionale Sergio Chiamparino, al Prefetto di Cuneo Giovanni Russo e a tutti i sindaci della Granda, attraverso la quale ha comunicato che, dopo gli ulteriori tagli ai trasferimenti statali, la Provincia – che ha raggiunto la massima riduzione possibile della spesa – non sarà più in grado di garantire i servizi minimi (manutenzioni strade, edifici scolastici, sgombero neve, ecc), nè tantomeno attivarne altri.
Rossetto scrive: “L’ultimo decreto legge convertito in legge n. 69 del 23 giugno scorso obbliga le Province a contribuire al sostegno della finanza pubblica con un ulteriore onere che va ad aggiungersi al taglio di 100 milioni di euro sui trasferimenti statali, previsto dalla legge 58 del 2014. Secondo una stima effettuata dall’Upi (Unione Province Italiane) il taglio delle risorse per la Provincia di Cuneo ammonta a circa 4 milioni di euro, da incrementare pro quota in conseguenza della legge 58/2014. Conseguentemente la Provincia dovrebbe, ad esercizio in corso, ridurre la spesa per beni e servizi per almeno 5 milioni di euro. Tutto questo accade in uno scenario già gravemente compromesso dai tagli operati sia dallo Stato (meno 28 milioni rispetto al 2008) che dalla Regione Piemonte (meno 8 milioni rispetto al 2008). Ma la Provincia di Cuneo ha già affrontato i tagli di cui sopra intervenendo sui propri bilanci con una politica di ottimizzazione delle entrate proprie e, soprattutto, con la massima riduzione sostenibile della spesa corrente (personale, beni e servizi, trasferimenti, rinegoziazione mutui, estinzione debiti pregressi, forte riduzione dei costi della politica ecc.). Le manovre di bilancio sono state improntate al mantenimento dei servizi essenziali all’utenza anche per quanto concerne le funzioni trasferite dalla Regione – trasporti, formazione professionale, lavoro, agricoltura, ambiente, ecc – supplendo in questo caso con risorse proprie ai tagli regionali. E’ evidente pertanto come questo ulteriore taglio, intervenuto ad esercizio in corso, costituisca un onere ormai insostenibile e tale sia da pregiudicare gli attuali equilibri di bilancio portando l’ente al disavanzo di gestione 2014, con l’inevitabile mancanza di rispetto del patto di stabilità interno, sia da condizionare in modo pesantissimo tutte le funzioni attualmente esercitate dalla Provincia. A tal fine, per dovere istituzionale, si ritiene di informare i soggetti in indirizzo dell’ impossibilità sopravvenuta di far fronte ai servizi minimi (manutenzioni strade, edifici scolastici, sgombero neve, ecc.) ed adempiere all’attivazione di altri servizi (per esempio, centrale unica di committenza) per l’incapacità, divenuta assoluta, di sostenerne i costi indotti”.