Il contratto di fiume del Bormida partecipa alla campagna nazionale di Puliamo il Mondo 2014 di Legambiente: la Regione Piemonte organizza, in partenariato con il Comune di Cortemilia ed il Comune di Camerana, l’evento Puliamo il Bormida, in cui sono coinvolte le scuole del territorio, che nella giornata del 26 settembre si daranno appuntamento sul fiume per svolgere attività didattiche e ludiche che faranno conoscere questo particolare ecosistema, oltre al valore di uno dei suoi elementi fondamentali quale è la vegetazione ripariale.
L’attività si colloca tra le iniziative che danno operatività alle misure del piano di azione del contratto, costruito grazie ad un processo partecipato che ha coinvolto l’intera Valle Bormida, ed è dedicata alla sensibilizzazione e all’educazione ambientale. Strumenti utili e necessari per sostenere e sviluppare una nuova e più forte cultura di rispetto e di tutela ambientale sul territorio.
Grazie alla collaborazione operativa del Corpo Forestale dello Stato (stazione di Cortemilia), dello Studio Sferalab, dei volontari del circolo di Legambiente braidese e della Protezione civile, e con il supporto del progetto culturale “Valle Bormida: un’attività di pensiero”, saranno svolte attività sul fiume per circa 200 ragazzi delle scuole elementari e medie inferiori a cui sarà distribuito il kit della campagna Puliamo il Mondo (cappellino, pettorina, guanti e altro) e delle schede didattiche di campo. Tra le altre attività, i ragazzi saranno impegnati nel mettere a dimora alcune piantine tipiche della vegetazione ripariale, quali salici e ontani, messe a disposizione dai vivai regionali.
“Prendersi cura del territorio, tutelare l’ambiente e costruire un senso comune di rispetto per gli ecosistemi è il primo passo che tutti dobbiamo compiere per continuare a valorizzare questa fantastica terra che è il Piemonte – afferma l’assessore regionale all’Ambiente, Alberto Valmaggia – Educare le nuove generazioni a una memoria storica che non dimentica gli errori commessi in passato nel territorio del Bormida, ma soprattutto far nascere la passione per l’ambiente, è il modo migliore per creare una cittadinanza amica della natura e in grado di pilotare le scelte future in un’ottica che non lascia spazio a fraintendimenti: la tutela dell’ambiente e della salute devono venire prima di tutto. È per questo che ringrazio i partner del progetto per aver reso possibile un’iniziativa che fa bene al Piemonte, e soprattutto ad un’area magnifica come quella del Bormida”.