All’Auditorium CRB, una storia vera di una donna maltrattata, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.Letture utili a riflettere sul significato del 25 novembre “Giornata mondiale contro la violenza sulle donne”. E’ successo a Bra, venerdì 21 novembre 2014, all’Auditorium della Cassa di Risparmio di Bra, nel corso della serata organizzata dalla Consulta comunale pari opportunità per onorare l’anniversario simbolo del contrasto alla violenza di genere.
Intervallata da alcuni passi tratti dal libro autobiografico di Mariana Timpone, “Il volo libero della farfalla”, letti da Stefania Giubergia e Cristina Rivoira della Compagnia teatrale “Macramè”, l’iniziativa ha avuto inizio con i saluti istituzionali del sindaco di Bra Bruna Sibille e del consigliere comunale delegato alle pari opportunità Maria Milazzo.
Subito dopo ha preso la parola Agata Comandè, neopresidente della Consulta comunale pari opportunità, che ha sottolineato come l’attenzione sul problema della violenza di genere debba rimanere alta in considerazione dell’elevata percentuale delle vittime di femminicidio, dati sconfortanti che permangono a monito in vista del 25 novembre, Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Nel corso della serata, ad intervenire con un’approfondita relazione il luogotenente dei carabinieri Umberto Lettieri, comandante della stazione di Bra, il quale ha evidenziato che nell’ambito della giurisdizione braidese i carabinieri stanno monitorando tredici situazioni legate agli atti persecutori ex art. 612 bis c.p., e due collegate a maltrattamenti familiari ex art. 572 c.p. Nel suo intervento Adonella Fiorito, presidente dell’associazione Mai+Sole, ha ribadito la necessità di una maggiore assistenza alle vittime attraverso il potenziamento dei centri anti-violenza, mentre l’antropologa Giulia Conte ha confermato come il problema della violenza di genere sia fenomeno da approfondire perché la questione è culturale e va affrontata come tale, soprattutto dal punto di vista educativo. Nel chiudere gli interventi, Mariana Timpone ha posto l’accento sulla connotazione specifica di questo tipo di violenza che va compresa e individuata come tale, perché solo diventandone consapevoli la si riconosce e combatte.
L’autrice de “Il volo libero della farfalla”è nata a Pisticci (MT) nel 1984, all’età di 13 anni si è trasferita in Piemonte con la famiglia. Dopo il diploma di “ragioniere programmatore” ha svolto il servizio civile volontario presso una scuola dell’infanzia, mentre all’Università di Bologna, facoltà di Scienze della Formazione, ha conseguito la laurea di educatrice. (va)