I margari tornano all’alpeggio…

Sono un quasi un migliaio i margari, custodi di una sapienza millenaria, che lasciano la pianura per dirigersi all’alpeggio. Portano ai pascoli oltre 30 mila capi, soprattutto di razza Piemontese, che trascorreranno l’estate da San Giovanni a settembre-ottobre, nelle 370 località d’alpe della provincia. La transumanza alpina ha già preso il via e i primi report giunti all’Apa di Cuneo parlano di un erbaggio buono.

Il ritorno all’Alpe è occasione di festa e folklore, con i tradizionali cortei di uomini e animali cadenzati dal suono dei campanacci, e insieme rappresenta un significativo momento per la zootecnia piemontese. Va ricordato infatti che la pratica dell’alpeggio non è soltanto il trasferimento delle mandrie in montagna: la monticazione racchiude un sistema di pratiche rispondenti a puntuali regole in un ambiente che per le sue caratteristiche richiede massima cura e rispetto; ed è un momento chiave della filiera lattiero-casearia piemontese.

In merito, persiste una preoccupazione diffusa nel mondo allevatoriale, e nelle organizzazioni sindacali di categoria, circa un uso distorto dei titoli d’alpeggio. L’allarme è stato rilanciato in un recente convegno indetto a Saluzzo organizzato dalla Coldiretti. “Giustamente è stato ribadito che gli alpeggi sono diventati terra di conquista e oggetto di speculazioni – sottolinea Roberto Chialva presidente degli allevatori regionali -. Il risultato è che c’è stato un aumento esponenziale dei prezzi che rischia in futuro di allontanare dalla monticazione i veri protagonisti, che sono i margari. Bene ha fatto il viceministro dell’Agricoltura, il cuneese Andrea Olivero, ad assicurare l’impegno per una corretta regolamentazione della Pac e di tutto il discorso dell’alpeggio”.

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Per quanto riguarda la partita assicurativa, valgono anche quest’anno le polizze Cosman (Consorzio smaltimento rifiuti di origine animale). Sono tre gli strumenti del Cosman a tutela della monticazione. La prima polizza riguarda la copertura per il recupero delle carcasse di bovini – anche con mezzi aerei, nella fattispecie l’elicottero – laddove sia impossibile rimuoverle e interrarle, specie se nei pressi di corsi d’acqua con potenziali rischi di inquinamento.

La seconda polizza assicura contro i rischi predatori di bovini, ovicaprini ed equidi, nonché di cani da lavoro e mandriani, riconoscendo i dovuti risarcimenti al malgaro per il danno economico subito. L’ultima polizza è volontaria e può essere sottoscritta fino al 31 luglio: riguarda i danni subiti dal margaro (perdita di capi) per avverse condizioni atmosferiche o in caso di infortunio.

In ogni situazione, va attivata immediatamente la segnalazione chiamando il “Call center smaltimenti” al numero 199151128.

c.s.