Sabato 2 maggio 2015 il seminario sul racconto del formaggio e il via alla mostra “Sorrisi di formaggio” di Gianni Audisio. Domenica 3 assemblea nazionale e investitura a Maestro Assaggiatore Onorario di Piero Sardo.
“L’Onaf-Convention per i venticinque anni di vita della nostra associazione si aprirà il 1° Maggio nel castello di Grinzane Cavour in concomitanza con l’inaugurazione dell’Expo. Una scelta non casuale che mette idealmente in rete la grande famiglia degli assaggiatori di formaggi con le tematiche sul cibo e il futuro del pianeta”. Così il presidente nazionale dell’Onaf Pier Carlo Adami a pochi giorni dal via ai lavori della Convention che vedrà sabato 2 maggio un seminario valido come corso di aggiornamento dell’Ordine dei Giornalisti sul racconto del formaggio ai tempi dell’Expo e domenica l’assemblea generale dei soci provenienti da tutte le regioni italiane.
Nell’ambito dell’assemblea – che dovrà discutere il bilancio 2014 – verranno presentate le iniziative che l’Onaf sarà chiamata a svolgere durante i sei mesi dell’esposizione universale di Milano.
Durante la giornata è annunciata la nomina a Maestro Assaggiatore Onorario di Piero Sardo, attuale presidente della Fondazione per la Biodiversità di Slow Food.
C’è attesa per l’inaugurazione della mostra “Sorrisi di formaggio” che propone venticinque tavole umoristiche del vignettista Gianni Audisio, vincitore di numerosi premi e stretto collaboratore di Silver per la produzione editoriale legata a Lupo Alberto. É la prima volta che si realizza una rassegna artistica personale dedicata al settore lattiero-caseario.
“Anche un sorriso è importante – sottolinea il presidente Adami – per far crescere la sensibilità dei consumatori verso il formaggio come grande prodotto gastronomico e nutrizionale, ma anche protagonista dell’economia nazionale tenendo conto che il comparto di latte e formaggi traina tutto l’agroalimentare. Su questi argomenti da un quarto di secolo l’Onaf è in prima linea con le sue battaglie di civiltà, per la valorizzazione del Made in Italy fatto di grandi consorzi e piccoli produttori”.