La Green Economy in Provincia di Cuneo è realtà

«ERICA dà lavoro a 25 persone, quasi tutte laureate e impegnate in progetti che hanno un risultato concreto sull’ambiente. La green economy è questo, lavorare per ridurre il nostro impatto in un’ottica circolare e di massimizzazione dell’efficienza capace di creare nuove opportunità di sviluppo. Solo in questo modo l’Europa può restare competitiva, valorizzando le proprie risorse anche quando si chiamano rifiuti e garantire uno sviluppo sostenibile per le generazioni future». Si è espressa in questi termini Emanuela Rosio, vicepresidente e direttore generale della Cooperativa ERICA di Alba, durante il suo intervento in occasione del seminario “Granda e Green: green economy in provincia di Cuneo”, organizzato dalla Fondazione CRC per la presentazione del Quaderno 21 della collana della Fondazione CRC incentrato sull’economia green nella Granda.

Una Green Economy che, come concetto, necessita di confini ben definiti e di definizioni sempre più stringenti, soprattutto alla luce dell’impulso economico che ha fornito all’economia cuneese negli ultimi anni: sono questi i temi affrontati dalla ricerca promossa dal Centro Studi della Fondazione CRC e realizzata dall’IRES Piemonte. Inoltre sono state presentate le ricerche condotte sul territorio per quanto riguarda l’efficienza energetica, la gestione dei rifiuti, il controllo delle emissioni, le produzioni, le occupazioni green e i comportamenti quotidiani, rilevando punti di forza e criticità rilevate.

A discutere della Green Economy in Granda, oltre al Presidente di Fondazione CRC Ezio Falco ed Emanuela Rosio, sono stati Fiorenzo Ferlaino, Responsabile Area Politiche territoriali IRES Piemonte, Piero Bianucci, editorialista scientifico de La Stampa, Sara Cravero, Assessore Ambiente Città di Bra e Franco Parola, responsabile Servizio Ambiente e Territorio Coldiretti Piemonte.

Green-Economy_convegno-2014