Giuseppe Rossetto in Regione chiede sostegno alla Provincia di Cuneo
“Un dialogo cordiale e, nel contempo, pienamente consapevole della drammatica situazione economica-finanziaria in cui si trova la Provincia di Cuneo e, più in generale, le altre Province piemontesi”. Così il Commissario della Provincia di Cuneo, Giuseppe Rossetto, ha commentato l’incontro svoltosi venerdì 5 settembre 2014 a Torino con il vice presidente e assessore regionale al Bilancio e Enti locali Aldo Reschigna, in vista della Conferenza Stato-Regioni prevista tra pochi giorni a Roma (11 settembre ndr) alla quale parteciperà anche il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino nel doppio ruolo anche di coordinatore delle Regioni italiane. “Ringrazio Reschigna – ha aggiunto Rossetto – che si è impegnato personalmente non soltanto a fare pressioni sullo Stato affinchè si limitino i tagli finanziari che porterebbe alla chiusura dei servizi ai cittadini, ma a voler affrontare la drammatica situazione transitoria di emergenza in cui si troveranno le Province nei prossimi mesi o, quantomeno, fino alla loro formale abolizione”.
Due sono le emergenze più gravi segnalate da Rossetto. La prima riguarda il servizio di sgombero neve lungo le strade provinciali: alla Provincia di Cuneo mancano circa 1,6 milioni di euro (relativi a contratti a misura finanziati di anno in anno), pari circa al 45% del fabbisogno totale. La seconda è relativa ai quasi 3 milioni di euro pendenti sugli investimenti (fondi alluvionali) e relativi ai cantieri aperti fuori dal patto di stabilità per i quali la Provincia ha anticipato il pagamento alle ditte, ma sta ancora aspettando il rimborso da parte della Regione.
Rossetto ha consegnato in Regione una lettera indirizzata al presidente Chiamparino e allo stesso Reschigna con la descrizione dei pesantissimi tagli finanziari fatti dallo Stato e dalla Regione Piemonte. “Per ottemperare alle norme – scrive Rossetto – la nostra Provincia dovrebbe, ad esercizio ormai ampiamente in corso, ridurre la spesa per beni e servizi di 5,3 milioni e procedere al riversamento di tale somma nelle casse erariali. Ciò nello scenario sopra evidenziato già gravemente compromesso dai tagli operati sia dallo Stato ( meno 33 milioni rispetto al 2008) che dalla Regione Piemonte (meno 8 milioni rispetto al 2008), nonché dalla profonda riforma delle Province in atto in relazione sia alla nuova governance che alle competenze attuali e future. Ma la Provincia di Cuneo ha già affrontato i tagli delle risorse imposti negli ultimi anni intervenendo sui propri bilanci con una politica di ottimizzazione delle entrate proprie e, soprattutto, con la massima riduzione sostenibile della spesa corrente (personale, beni e servizi, trasferimenti, oneri finanziari su mutui mediante rinegoziazioni ed estinzioni del debito pregresso ecc)”.
“Le manovre di bilancio – continua il documento – sono state improntate alla ricerca della assicurazione della prosecuzione dei servizi essenziali all’utenza, anche per quanto concerne le funzioni trasferite dalla Regione (trasporti, formazione professionale, lavoro, agricoltura, ambiente, ecc), supplendo, in questo caso, con risorse proprie ai tagli regionali. Questo ulteriore aggravio , intervenuto ad esercizio in corso, costituisce un onere ormai insostenibile e tale da pregiudicare gli attuali equilibri di bilancio portando l’ente al disavanzo di gestione 2014, con l’inevitabile mancanza di rispetto dei vincoli di cui al patto di stabilità interno. Inoltre, condizionerà in modo pesantissimo lo svolgimento sia delle funzioni già assegnate dalla legge 56/2014 – viabilità, ambiente, edilizia scolastica – e sia quelle che, per effetto della stessa legge, le Province continuano ad esercitare nelle more delle determinazioni regionali e statali in merito”.
“Il 25 luglio scorso la Provincia di Cuneo ha inoltrato i dati finanziari oggetto della Due Diigence voluta da Upi-Mininterno dai quali emerge, in prospettiva, l’insostenibilità dei tagli operati dalla Legge 89/2014 che comporteranno a breve: disavanzo della gestione corrente 2014 per – 4.913.000 euro; sforamento del patto di stabilità 2014 per – 4.817.000 euro; disavanzo di amministrazione presunto 2014 per – 6.920.000 euro; sostanziale peggioramento della situazione economico-finanziaria nell’anno 2015, in cui non solo non potrà essere ripianato il disavanzo 2014, già gravato dal peso del riassorbimento dello sforamento del patto 2014, ma dovrà essere fronteggiato un ilteriore disavanzo di gestione stimato in -10.400.000 euro”.
Nel documento la Provincia di Cuneo ha, quindi, chiesto: estrema attenzione e sostegno in sede di Conferenza Stato-Città del 15 settembre; la definizione dei criteri di riordino delle funzioni delle Province nella consapevolezza di una adeguata, certa e continuativa garanzia di risorse per l’espletamento delle stesse tenendo in debito conto le garanzie di legge inerenti le professionalità e competenze del personale provinciale; l’integrazione delle risorse di cui al “Fondo unico per l’esercizio delle funzioni trasferite” per l’anno 2014 nonché per il recupero delle risorse anticipate dalle Province dall’anno 2011. Ciò in quanto tali funzioni, nelle more di cui al punto precedente, devono comunque essere garantite per legge.
Che cosa succederà nei prossimi giorni? “A inizio settimana, tra lunedì e martedì – spiega ancora Rossetto – si riunirà la Giunta regionale ed è previsto un incontro con il presidente delle Province Massimo Nobili, in preparazione alla riunione con le Province previsto giovedì. La Regione ci ha anticipato oggi che intende trasferire alle Province piemontesi tutte le risorse possibili i dal Fondo unico per risolvere i problemi emergenziali e transitori di qui ai prossimi mesi, soprattutto sulla viabilità, ma anche per altre gravi necessità altro. La cifra la conosceremo la prossima settimana. Tale trasferimento sarà condizionato al fatto che le Province in genere rinuncino ai ricorsi presentati al Tar sulla partita dei trasferimenti regionali. Siamo d’accordo perchè sarebbe soltanto una guerra tra poveri, siamo sulla stessa barca. Per quanto riguarda la Provincia di Cuneo ritireremo i nostri ricorsi presentati, in modo specifico, sul trasporto pubblico locale”.
“Un altro aspetto sul quale l’assessore Reschigna si è impegnato – ha concluso Rossetto – e sempre nell’ottica dell’emergenza transitoria, è relativo ai trasferimenti straordinari per la gestione corrente dallo Stato alle Province, con particolare attenzione ad una corretta ripartizione tra le Province (ad oggi dovrebbero essere circa 100 milioni di euro per tutt’Italia). Sarà molto importante il sostegno e la pressione che il presidente Chiamparino eserciterà non solo come presidente del Piemonte, ma anche come coordinatore delle Regioni italiane. Insisteremo sulla situazione particolarmente difficile della Provincia di Cuneo, ente che si è sempre distinto per virtuosità ed efficienza. Non abbiamo voluto ricorrere a manovre straordinarie per colmare i buchi finanziari (ad esempio trasferire strade ai Comuni, reintrodurre tasse come quella sui passi carrai, ecc…) per evitare di alimentare la spirale recessiva senza risolvere peraltro i nostri problemi. Infatti sappiamo già che l’anno prossimo avremo un ulteriore taglio finanziario che è previsto, ad oggi, per altri 7 milioni di euro. Stiamo lavorando per quanto possibile in collaborazione coni Comuni e gli enti locali che ringrazio per l’atteggiamento collaborativo, ma ci rendiamo conto che anche i Comuni non potranno fare più di tanto per la gestione invernale delle strade”.