A Cuneo, al Museo Casa Galimberti alle 17.30 nell’ambito di “I 150 anni dell’Impressionismo”, Matteo Olivero a Parigi e l’ambiente degli impressionisti con Alessandro Abrate. In occasione dei 150 dell’Impressionismo anche Cuneo propone il dovuto omaggio a questo movimento artistico.
Matteo Olivero (Pratorotondo, 1879 – Saluzzo, 1932), pittore piemontese, nel 1900, con una borsa di studio della torinese Accademia Albertina visita a Parigi l’Esposizione Universale e rimane colpito dal fermento culturale della Ville Lumiere. A Parigi tornerà e avrà modo di conoscere e frequentare alcuni personaggi legati all’Impressionismo e, più in generale, alla vita artistica della capitale francese. Tra questi Emile Zola, Medardo Rosso, Charles Morice, oltre a giornalisti, pittori e mercanti d’arte che apprezzano il talento artistico del giovane piemontese. L’atteggiamento di Olivero nei confronti della pittura impressionista è sì di ammirazione ma insieme di critica, tant’è che egli preferisce accostarsi ad un movimento artistico che promuove “un nouvel ordre classique”: una sorta di reazione alla ‘macchia’ impressionista. Miche Berra, giornalista e critico d’arte cuneese, nel 1953, sulla rivista Cuneo Provincia Granda, scrive un interessante articolo su Matteo Olivero e sui suoi rapporti con la contemporanea pittura francese, un approfondimento di un preciso contesto culturale in cui alcuni passaggi sono, oggi, da meglio definire e puntualizzare.
Info: tel. 0171.444801 – museo.galimberti@comune.cuneo.it