Nella giornata di domenica 20 luglio 2014, all’interno del contenitore ZOOart, si è conclusa l’esibizione dei lavori degli artisti selezionati per il concorso LocalArt 2014, promosso dalla Fondazione CRC in collaborazione con
l’Associazione ART.UR e con la Fondazione Fotografia di Modena. Sono tre i vincitori di questa edizione, a cui va aggiunto un Premio della critica.
Il progetto, nato nel 2012 per sostenere il lavoro degli artisti locali, si è contraddistinto anche in questa edizione per un buon numero di partecipanti e per l’ottima qualità dei progetti selezionati. La rassegna espositiva ai Giardini Fresia − che con i propri percorsi artistici ha incuriosito e appassionato per 3 settimane più di 10 mila visitatori − ha dato ampio spazio ai progetti degli 9 artisti selezionati nello scorso mese di aprile, tutti nati, residenti o operanti nella provincia di Cuneo.
Per la sezione Arti visive e plastiche hanno esposto tra il 3 e il 20 luglio: Franco Ariaudo, Michele Bruna, Roberto Fassone, Andrea Rinaudo, Arianna Uda, Nadir Valente. Per la sezione Fotografia, realizzata per la prima volta in collaborazione con la Fondazione Fotografia di Modena, Paolo Balmas, Anna Chiapello, Irene Rubiano. Tra questi nove giovani emergenti, i componenti del comitato scientifico − cui partecipa il curatore di LocalArt, Claudio Cravero − hanno identificato due vincitori per la Sezione Arti visive, che saranno i beneficiari di un premio acquisto di 2.500 euro ciascuno, e un vincitore per la Sezione Fotografia, che avrà la possibilità di frequentare workshop e corsi presso la Fondazione Fotografia di Modena. La commissione ha inoltre assegnato un Premio della critica.
I vincitori per la Sezione Arti visive e plastiche sono:
Franco Ariaudo (1979), selezionato per la sperimentazione artistica e la trans-disciplinarietà. L’opera MPGG (Mundaj Public Gym Gear), macchina ludica, accessibile e fruibile e al contempo inutile, secondo il modello delle attrezzature sportive per l’esercizio dell’atletica leggera, è stata creata per il potenziamento muscolare ai fini della cottura delle caldarroste, frutto che territorialmente connota Cuneo e la Fiera Nazionale del Marrone.
Roberto Fassone (1986), selezionato con l’opera sibi (TOSHIBA T5200/100/Francesco Gallino).
Sibi è un generatore di istruzioni installato in un calcolatore TOSHIBA, il primo modello di pc portatile risalente al 1981. Si tratta quindi di un software, ma è anche un gioco o un’opera d’arte che ne genera altre. La versione presentata può generare più di 53 miliardi di set di istruzioni per la creazione di opere, in cui i fruitori possono sperimentare, divertendosi.
Per la Sezione Fotografia:
Irene Rubiano (1982), con la serie fotografica (AP)PUNTI DI VISTA.
Apparentemente riconducibile a stampe d’epoca, la serie di dieci fotografie è una sequenza di immagini scattate presso la Reggia di Venaria. Attraverso tre filtri visivi (l’obiettivo fotografico, il banco ottico e il vetro spesso di una finestra) l’artista scatta le sue fotografie adottando lo sguardo tipico del voyeur, colui che guarda senza esser
visto.
Premio della critica per il giovanissimo Michele Bruna (1990), per l’entusiasmo dimostrato nella sperimentazione con il lavoro Ortus – Obitus.
Il progetto LocalArt offrirà inoltre a questi quattro artisti la possibilità di esporre i propri lavori in uno stand ad hoc di Artissima, una delle più importanti fiere d’arte visiva a livello internazionale, che si terrà a novembre a Torino. Le loro opere saranno inoltre promosse anche attraverso pubblicazioni specifiche.
“La Fondazione CRC completa il proprio puzzle di interventi – che vanno dallo sviluppo locale, all’istruzione, alla ricerca, al sostegno delle persone in difficoltà – con questo progetto che intende sostenere la creatività dei giovani artisti del nostro territorio e offrire loro l’opportunità di farsi conoscere su importanti palcoscenici nazionali e internazionali” commenta Ezio Falco, presidente della Fondazione CRC.