Calato il sipario su C’è Fermento 2014

C’è Fermento 2014 si chiude con grandi numeri, nonostante le condizioni meteo più che avverse. La quinta edizione della manifestazione dedicata alla birra artigianale è stata premiata dal pubblico: sia quello più fedele, che segue la kermesse dal primo anno, sia da chi l’ha scoperta solo quest’anno ma che nonostante il cattivo tempo ha scelto di venire a Saluzzo.

Un appuntamento atteso dai saluzzesi ma non solo, quello di C’è Fermento: sono giunti visitatori da diverse zone della Regione, grazie all’intensa promozione che negli ultimi mesi ci ha accompagnato sulla pagina Facebook dedicata all’evento, alla presentazione in Regione Piemonte  ed alla comunicazione attraverso i diversi canali.

Premiata la Fondazione A. Bertoni, ente organizzatore dell’evento, che con il suo lavoro ha saputo far nascere, crescere e consolidare un evento che è riuscito a vedere, in una giornata come quella di domenica, piovosa senza sosta, oltre mille persone nell’antico quartiere di cavalleria.

Collaudata la location: il cortile grande della Fondazione Amleto Bertoni, senza tralasciare però il cortile d’onore che  ha ospitato l’area media e un corner blues dedicato alle esibizioni busker di artisti che hanno fatto parte del ricco calendario previsto dal Blues Fest. Indispensabili i 2.500 mq circa di Antiche Scuderie che hanno saputo ospitare concerti, laboratori, presentazioni e tutti i visitatori che si sono trasferiti al coperto nelle giornate piovose del sabato e della domenica.

Ma diamo la parola ai numeri.

– Oltre 6.000 i piatti serviti.

– 25.000 le degustazioni di birra erogate.

– 4.500 i bicchieri in vetro venduti.

E in condizioni meno sfavorevoli si poteva ben pensare ad altre quantità, tenendo conto che nella sola serata del venerdì si è registrato ben il 100% in più rispetto al venerdì dello scorso anno. Un inizio con il botto, se non fosse che le condizioni climatiche sono state inclementi.

Il risultato così arriva ad appena un 10% in meno rispetto ad un anno fa, quando la tre giorni fu sempre accompagnata dal sole. Ed è un risultato più che positivo, che riesce a dare conferma di come l’evento sia capace di svolgersi e raccogliere frutti anche nelle condizioni più avverse.

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C’è Fermento non è una festa della birra, ma il Salone della Birra Artigianale del Nord Ovest.

Ogni persona che ha acquistato un bicchiere da degustazione in media ha assaggiato dalle 3 alle 4 birre in una dose molto contenuta: 15 cl per assaggio. A C’è Fermento continua a prevalere la conoscenza della buona birra unita alla moderazione del consumo responsabile, una formula vincente che la Fondazione Bertoni ha saputo elaborare con successo. Ne è lo specchio il fantastico pubblico che ha popolato il cortile della Fondazione Bertoni nella 3 giorni: ambiente rilassato e accogliente, visitatori che sono venuti al Salone per godersi la serata, i concerti del BLUES Fest, e degustare buona birra in modo consapevole. Un pubblico fidelizzato, che spesso è tornato tutte e tre le sere per trascorrere una serata in un’atmosfera piacevole.

Indispensabile strumento di degustazione è stato il mini teku in vetro firmato C’è Fermento, fornito al pubblico pagante per introdurlo in modo professionale al gusto della birra di qualità: ormai diventato un “must” della manifestazione.

Da qui la risposta positiva del pubblico alle diverse iniziative messe in pista per centrare questo obiettivo: dai laboratori del gusto, all’invito per gli homebrewer, alla visita presso il Birrificio artigianale Pausa Cafè di Saluzzo, che ha registrato il tutto esaurito nella giornata di domenica.

Senza tralasciare l’appuntamento di punta di questa edizione: la presentazione nazionale della Guida alla Birre d’Italia 2015, edita da Slow Food che si è tenuta nel pomeriggio del sabato. Oltre 50 i birrifici premiati presenti e un banco d’assaggio che ha fatto saputo fornire un panorama completo della realtà brassicola del nostro Paese.

E anche quest’anno C’è Fermento non è stato solo birra.

Grande affluenza presso gli stand delle eccellenze gastronomiche: Formaggi Parola, le fantastiche Bombette pugliesi che hanno conquistato i palati più fini, la pizza margherita della Pizzeria Piedigrotta e del Teatro del Gusto, M** Bun agrihamburgheria presente con hamburger, hot-dog e patatine, la Cucina delle Langhe con i plin, le new entry Poormanger con le patate ripiene e Fainà con diversi tipi di farinata, e la Gelateria Loreana con gelati e dessert accompagnata da Forno Fenoglio sempre per il dolce.

Il Blues Festival –riproposto anche in questa edizione, vista la vincente accoppiata birra e blues – ha offerto ogni sera le good vibrations. Non poteva essere altrimenti: gran finale, tenutosi al chiuso con Fabio Treves che ha festeggiato a C’è Fermento i suoi 40 anni di blues, in gran chiusura la domenica sera.

Grande la soddisfazione degli organizzatori; preziosissimo il lavoro di tutto lo staff che ha saputo fare fronte ad una situazione non favorevole a causa del maltempo: allestite in corso d’opera le aree all’interno per i concerti, per i laboratori, le presentazioni, predisposti tavoli e sedie per poter degustare e consumare i piatti.

Un sentito ringraziamento a tutti coloro che, con il proprio lavoro, hanno reso possibile l’evento e il grande successo che l’ha accompagnato.

Appuntamento al prossimo anno e con il C’è Fermento off venerdì 20, sabato 21 e domenica 22 giugno.
c.s.