La città di Mondovì prepara un omaggio alla figura femminile in concomitanza con la festa della donna ed, insieme, un inedito esempio di commistione tra due arti: è “Il cantico dell’eterno femminino: dialogo tra pittura e scultura”, mostra delle opere di Michele Baretta e Sergio Unia. Inaugurato sabato 8 marzo alle 17, nel Centro Espositivo ex Chiesa di Santo Stefano a Mondovì Breo (via Sant’Agostino 24), l’evento è organizzato dall’associazione “Gli Spigolatori” in collaborazione col Comune di Mondovì (e col contributo della Fondazione Crc). La rassegna rimarrà aperta sino al 6 aprile (ingresso libero) dal martedì alla domenica con orario dalle 16-19.
Differenti i livelli di comunicazione proposti dalla mostra e riassunti nel titolo. Anzitutto il confronto le opere d’arte di due artisti di assoluto rilievo nel panorama culturale del ‘900 piemontese: la pittura di Michele Baretta e le sculture di Sergio Unia, per la prima volta riunite nello stesso spazio e nella comune ricerca di raffigurare attraverso l’eleganza del corpo femminile. La celebrazione dei canoni di una bellezza eterna, messa in atto da entrambi i maestri, raggiunge la dimensione della sacralità, della purezza dello sguardo e insieme della gioia dei sensi che ricorda la pienezza di un cantico. Pittura e scultura, dunque, a confronto con la poesia, a sublimare una combinazione di stili e linguaggi espressivi che in comune hanno un territorio – quello della Granda -, un’epoca e, soprattutto, una ricerca espressiva ai limiti dell’astrazione lirica.
Michele Baretta (Vigone 1916-1987) è un artista eclettico, elegante, sensibile, raffinato disegnatore, che ha studiato e utilizzato tutte le tecniche pittoriche, non ultimo l’affresco e ha espresso, sempre a livelli di assoluta grandezza, tematiche sia sacre che profane. Ha realizzato ininterrottamente mostre personali in varie località italiane, partecipazioni a collettive nazionali ed internazionali, affreschi e dipinti sacri in svariate chiese del Piemonte, tra cui a Torino le parrocchie del S. Cottolengo, di N.S.Regina della Pace e la chiesa di Santa Caterina a Vigone ed è presente dal 1950 alle rassegne e Quadriennali della Promotrice, del Circolo degli Artisti, del Piemonte Artistico e Culturale a Torino, alla Permanente, a Brera ed al Palazzo Reale a Milano, alle Biennali di La Spezia, e altre. Le sue opere sono presenti in prestigiose collezioni private in Italia e nei principali Paesi esteri ed inoltre in molte collezioni pubbliche. Una strada di Pinerolo ed una piazza di Vigone sono state già intitolate a Michele Baretta.
Sergio Unia è nato nel 1943 a Roccaforte Mondovì, si è trasferito ancora giovanissimo a Torino, e nel 1971 vi ha realizzato la sua prima mostra personale. Da questo momento il suo lavoro si intensifica e si perfeziona, privilegiando la scultura che diviene il centro dei suoi interessi. Seguiranno più di 150 mostre personali in Italia e all’estero. Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche della Regione Valle d’Aosta, della Regione Piemonte e in varie province italiane. Dal 2002, la sua “Fontana con girotondo di bambini” è stata collocata nel cuore di Mondovì. Nel 2006 la Galleria Nazionale d’Arte moderna di Roma ha organizzato una sua mostra personale “Il giardino delle donne di bronzo” al Museo Manzù di Ardea – Roma.
c.s.