Corriamo al botteghino per guadagnare i migliori posti al sedere e… baciamoci i gomiti». Dalla storia del ‘diversamente udente’ “Giuanin d’la siula” alle proposte di ‘new business’ del “Parcheggio della luna” e dell’“Autoveloss”, sino alla lettera di Franco agli “Egregi Rolling Stones” ed alla ballata “Land endaran”: cinque inediti che risaltano all’interno di una track list che vede anche intramontabili ‘evercrin’, tra cui “Tere”, “Biscotti d’la salute” e “La Cavala”, tutti riarrangiati e riproposti con una nuova veste musicale.
Venticinque anni di attività dei Trelilu, un traguardo decisamente altisonante per il gruppo che ad oggi rappresenta a pieno titolo la tradizione popolare piemontese. Un gruppo di amici, dal genere Pop: il Maestro Spiegazza, Bertu, Peru e Franco, sono abituati a palcoscenici d’ogni tipo, da San Clemente di Rimini a Cantù, sino al concerto di Conthey (Svizzera), passando per l’esordio teatrale al fianco di Alessandro Perissinotto, scrittore, prima appassionato poi amico, divertendosi nel raccontare la sua ‘Busiarda’, sino alla più recente collaborazione con le “Blue Dolls”.
I Trelilu, nati nelle Langhe oggi patrimonio Unesco, portano in giro per l’Italia la più vera e genuina tradizione del territorio natìo, ricoprendo il ruolo di ambasciatori di un territorio in loro personificato.