I mondi di Primo Levi. Una strenua chiarezza a Cuneo

 

Dal 12 marzo al 10 aprile 2016, con l’importante mostra itinerante I mondi di Primo Levi. Una strenua chiarezza, promossa dal Centro Internazionale di Studi Primo Levi, la Città di Cuneo rende omaggio alla straordinaria figura di un intellettuale segnato dal carattere multiforme e dalla coraggiosa dignità di un’esistenza intera spesa a servizio della verità e della cultura.

La prima tappa dell’esposizione è stata realizzata negli spazi espositivi di Palazzo Madama, a Torino, nella città natale di Levi, a inizio 2015; il viaggio è poi proseguito a Fossoli (Carpi), un tempo campo di smistamento per gli ebrei italiani internati diretti nei Lager nazisti polacchi e in cui Levi visse per alcuni giorni, per giungere infine, nello scorso mese di febbraio a Ferrara, presso il Castello Estense.

L’evento, che ha riscosso un notevole successo di pubblico in tutte le sedi espositive, trae occasione dal settantesimo anniversario della liberazione di Auschwitz, il lager in cui lo scrittore fu deportato e di cui contribuì a far conoscere la realtà grazie a testi come Se questo è un uomo e I sommersi e i salvati.

Le sede scelta a Cuneo per la mostra, ovvero la Chiesa di San Francesco, riaperta al pubblico nel dicembre 2011, ora monumento nazionale e fiore all’occhiello del centro storico cittadino, è già di per sé indicativa della profonda importanza dell’evento espositivo, curato da Fabio Levi, direttore del Centro Internazionale di Studi Primo Levi, e da Peppino Ortoleva, docente di Storia della comunicazione all’Università di Torino.
La tappa cuneese dell’esposizione, inoltre, si fregia della collaborazione della “Biblioteca e Centro Studi sugli Ebrei in Piemonte “Davide Cavaglion””, che ha messo a disposizione preziosa documentazione inerente l’argomento.

Al centro della mostra, i numerosi mondi esplorati dal poliedrico Levi: quello del campo di sterminio, cui riuscì a sopravvivere e che descrisse “con strenua chiarezza”; quello della scrittura, che frequentò cimentandosi nei più diversi generi letterari; quello della chimica, suo ambito professionale; quello delle altre scienze esatte, verso cui manifestò una curiosità inesauribile; quello del lavoro, cui dedicò un libro straordinario come La chiave a stella. I mondi di Primo Levi si rivolge a tutti, e in particolare ai più giovani, che considerò sempre suoi interlocutori privilegiati.

Il percorso espositivo, tra immagini inedite, videoinstallazioni, audiovisivi e pannelli esplicativi, fa scoprire al visitatore i legami a volte imprevedibili che mettono in relazione avventure letterarie apparentemente distanti l’una dall’altra e aiuta a riflettere sulla Shoah, sui recessi più dolorosi e insondabili del XX secolo, e più in generale sull’animo umano, sulla parola e sulla vita.
L’allestimento, nella sua originale essenzialità, particolarmente curato sul piano estetico, è stato realizzato per rendere itinerante la mostra che farà tappa in numerose altre città italiane ed estere e sarà esaltato dal suggestivo “scrigno medievale” che è lo spazio interno del “San Francesco”.

L’esposizione è realizzata sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, è patrocinata da: Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Comitato di coordinamento per le celebrazioni in ricordo della Shoah, Regione Piemonte, Città di Torino, Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino, Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia onlus, Comune di Cuneo.

Alla mostra hanno lavorato: Fabio Levi e Peppino Ortoleva, curatori; Gianfranco Cavaglià e Anna Rita Bertorello, progetto allestimento; Roberta Mori, ricerca e coordinamento; Ars Media, progetto grafico e realizzazione video; Yosuke Taki, realizzazione artistica della sezione Carbonio; Cristina Zuccaro, ricerche iconografiche e materiali video; Serena Nicolasi, relazioni esterne.

Il Centro Internazionale di Studi Primo Levi
Il Centro Internazionale di Studi Primo Levi rivolge le sue attività di ricerca a tutti i lettori e studiosi dello scrittore torinese, presenti in ogni parte del mondo. Ha sede a Torino, la città dove Levi ha vissuto, e raccoglie le edizioni delle sue opere, le numerose traduzioni pubblicate in decine di lingue, la bibliografia critica e ogni forma di documentazione sulla sua figura e sulla ricezione dell’opera. Il Centro offre inoltre un sostegno alle ricerche degli studiosi e realizza proprie iniziative quali la Lezione Primo Levi, promossa ogni anno per alimentare il dibattito sui temi piú cari allo scrittore e sui loro nessi con il mondo di oggi.
Il Centro è un’associazione costituita nel 2008, i cui soci sono la Regione Piemonte, il Comune e la Città Metropolitana di Torino, la Compagnia di San Paolo, la Comunità Ebraica di Torino, la Fondazione per il Libro, la Cultura e la Musica, i figli di Primo Levi.

Primo Levi (Torino 1919-1987) ha esordito come scrittore con il racconto della propria esperienza di deportazione nel campo di sterminio di Auschwitz (Se questo è un uomo, 1947). Le successive opere di narrativa, saggistica e poesia, pubblicate in parallelo con il suo lavoro di chimico, ne hanno poi manifestato compiutamente l’originalità di pensiero, lo stile inconfondibile e la pluralità di interessi: fra questi, l’impegno prioritario a testimoniare e a ragionare, in particolare con i giovani, sulla Shoah e sui «vizi di forma» della realtà contemporanea; l’attenzione alle peculiarità e ai vari aspetti del mondo ebraico; l’amore per il lavoro ben fatto; la spiccata sensibilità per il contributo offerto dalle scienze esatte alla conoscenza dell’uomo.

L’esposizione verrà inaugurata sabato 12 marzo 2016 alle ore 17.00.
Sarà aperta al pubblico, con ingresso gratuito, dal martedì alla domenica, dalle ore 15.30 alle ore 18.30.

Per ulteriori informazioni:
Complesso Monumentale di San Francesco – Museo Civico di Cuneo
Via Santa Maria 10
12100 – Cuneo
tel. 0171.634175; fax 0171.66137
e-mail: museo@comune.cuneo.it

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