Il modo di intendere le politiche per la disabilità negli ultimi anni sta cambiando: l’istituzionalizzazione − l’idea cioè che le persone con disabilità vadano “sistemate” in luoghi dedicati soltanto a loro − è superata. La Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità, ratificata dall’Italia nel 2009, riconosce il diritto delle persone con disabilità «a vivere nella società, con la stessa libertà di scelta delle altre persone […] e a scegliere, su base di uguaglianza con gli altri, il proprio luogo di residenza e dove e con chi vivere» e promuove l’adozione di “misure efficaci e adeguate al fine di facilitare il pieno godimento da parte delle persone con disabilità di tale diritto e la loro piena integrazione e partecipazione nella società”.
Per dar seguito a tali obiettivi, dopo aver condiviso obiettivi e modalità di intervento con gli Enti Gestori Socio Assistenziali, i distretti Socio Sanitari ASL CN1 e CN2 e numerose associazioni e cooperative sociali del territorio, il progetto VelA Verso l’Autonomia, promosso dalla Fondazione CRC e coordinato dal Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi di Torino, sta lavorando per ripensare il tema del “dopo di noi” delle persone con disabilità intellettiva in un’ottica di inclusione e autonomia nella comunità.
In queste settimane i Comuni in cui vivono i ragazzi coinvolti nel progetto stanno approvando specifiche Delibere di sostegno e tutela dei percorsi di vita indipendente intrapresi dai cittadini con disabilità intellettiva, tra cui quelli avviati nell’ambito del progetto VelA. La Giunta comunale di Bra, nella seduta del 17 novembre, è la prima a formalizzare il sostegno alla vita indipendente, attraverso la promozione di una nuova cultura sulla disabilità basata sul rispetto dei diritti, la rimozione di barriere, ostacoli e discriminazioni e il sostegno alla piena inclusione e partecipazione alla vita sociale delle persone con disabilità.
Le diverse azioni previste dal progetto Vela − Costruire, Abitare, Lavorare − mirano infatti a promuovere uno sviluppo di comunità attraverso il coinvolgimento diretto delle persone con disabilità.Costruire coinvolge le famiglie fin dalla più giovane età dei bambini, tra gli zero e i 14 anni, per sostenerle nel guidare i loro figli verso l’autonomia. Lavorare propone alle aziende un modo diverso di considerare il lavoratore con disabilità. Abitare sostiene i giovani coinvolti nella realizzazione del loro percorso di abitare indipendente, fuori dalla sfera protetta della famiglia.
Tutto questo si può realizzare soltanto insieme: gli enti e le famiglie protagoniste di VelA invitano l’intero territorio a partecipare a questo cammino. Perché una comunità capace di sostenere la vita indipendente di chi al suo interno è in difficoltà, è una comunità dove tutti stanno meglio.
Per maggiori informazioni su VelA è possibile consultare il sito www.fondazionecrc.it, la pagina facebook VelA – Verso l’Autonomia e l’account twitter @velaautonomia. Attiva anche una campagna di crowdfunding all’indirizzo www.retedeldono.it/n/10061 per sostenere attività di formazione degli insegnanti della provincia di Cuneo sui temi dell’autonomia e della vita indipendente.