Nella giornata di venerdì 20 febbraio 2015, nell’auditorium “Beppe Fenoglio” di Alba, il Sindaco Maurizio Marello insieme all’Assessore alla Cultura e al Turismo Fabio Tripaldi ha annunciato ufficialmente al pubblico la presentazione della candidatura della città di Alba al network internazionale UNESCO Creative Cities of Gastronomy.
Dopo l’inserimento nella World Heritage List dei paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato diventati il 50esimo sito italiano Unesco a Doha, in Quatar, il 22 giugno 2014, la capitale delle Langhe è la prima e unica città italiana a candidarsi per un riconoscimento riservato alle eccellenze a livello mondiale, scegliendo il suo maggiore punto di forza: la gastronomia.
«Siamo stati tra i primi ad avere il riconoscimento Unesco sui paesaggi – ha ricordato il Sindaco Maurizio Marello –Primi anche rispetto alle zone francesi della Borgogna e dello Champagne. È stata consacrata la bellezza, l’unicità. Il percorso era partito circa dieci anni fa, ci è voluto del tempo, ma era una candidatura di territorio che aveva bisogno di requisiti, ed è stato difficile ottenerla così come sarà difficile mantenerla se non saremo in grado di conservare e migliorare ciò che abbiamo. Tre anni fa è partita la candidatura del tartufo come bene immateriale dell’umanità nata da un’idea del Presidente dell’Associazione per il Centro Nazionale Studi sul Tartufo Giacomo Oddero. Il percorso sta andando avanti e possiamo ritenere che tra il 2016 e il 2017 ci sarà il pronunciamento definitivo. Lo scorso anno siamo stati contattati per un’altra lista che fa riferimento alla creatività legata all’ambito della gastronomia. Siamo stati la prima città italiana ad essere interpellata. Avevamo i requisiti richiesti. Non solo la gastronomia ma anche il mondo del vino, la Ferrero, la Miroglio ed altre potenzialità. Abbiamo deciso di presentare la candidatura. Sapremo se sarà accolta tra quest’anno e i primi mesi dell’anno prossimo. Questa è un’occasione di stimolo per fare meglio, per continuare sulla strada che grandi persone hanno iniziato a percorrere».
«Sulla convinzione di questa candidatura – dichiara l’Assessore al Turismo Fabio Tripaldi – hanno influito in modo determinante l’inclusione nella realtà albese di moltissimi elementi radicati e diffusi che vengono richiesti come caratteristiche indispensabile per il dossier UNESCO e che per la città di Alba rappresentano la normalità, la quotidianità. Aspirare a diventare una Creative City of Gastronomy significa prendere coscienza del nostro patrimonio enogastronomico per affermarlo ufficialmente ed entrare a far parte di una rete mondiale che sollecita scambi e condivisioni. Un’opportunità unica che non dobbiamo assolutamente perdere. Dobbiamo pensare in modo diverso e creativo – sosteneva Michele Ferrero, un grande albese nel mondo, che il 14 febbraio ci ha lasciato. I sui ideali saranno sempre fonte di ispirazione e di esempio per tutte le volte che gli albesi vorranno affacciarsi al mondo».
Alla stesura della candidatura sta lavorando un team coordinato dal Comune di Alba attraverso l’Assessorato al Turismo e Cultura e composto da: Ente Turismo Alba Bra Langhe e Roero, Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, Associazione Commercianti Albesi, con il sostegno del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e la consulenza tecnica della Present S.p.A. di Milano.
«Alba ha tutti i requisiti per potersi candidare – ha spiegato il rappresentante dell’agenzia “Present” Angelo Boscarino – La candidatura dovrà essere presentata alla Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco a Roma e poi a Parigi».
Durante la conferenza stampa sono anche intervenuti Erica Firpo di BBC Travel e Annalisa Renzi Narratore del Gusto e Piercarlo Grimaldi, Rettore dell’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo.
UNESCO Creative Cities è un progetto in rapida espansione che coinvolge oggi 69 città in tutto il mondo.
Le città che fanno parte di questa grande rete individuano congiuntamente nella creatività culturale un fattore strategico per lo sviluppo urbano sostenibile e lavorano insieme per la condivisione di esperienze e la creazione di nuove opportunità, basate sui concetti di Creative Economy e Creative Tourism.
Gli ambiti di intervento sono: Literature, Film, Music, Craft and Folk Art, Design, Media Arts, Gastronomy.
In Italia fanno parte del circuito: Bologna per la Musica, Fabriano per l’Artigianato ed il Folclore e Torino, di recente nomina, per il Design.
L’ambito di riferimento scelto per la candidatura di Alba, quello delle Creative Cities of Gastronomy, individua nel patrimonio enogastronomico un elemento trainante dello sviluppo culturale complessivo della città, in uno scenario internazionale.
Nel mondo fanno parte attualmente di questa categoria 8 municipalità fra cui: Popayàn in Colombia, Zahlè in Libano, Cheng Du in Cina, Östersund in Svezia, Tsuruoka in Giappone, Florianopolis in Brasile.
Alcuni requisiti indispensabili alla candidatura sono: una gastronomia fortemente sviluppata e caratteristica del centro urbano e/o della regione circostante; una vivace comunità gastronomica con numerosi ristoranti tradizionali e chef stellati; l’uso di ingredienti endogeni utilizzati nella cucina tradizionale; un know-how locale, pratiche culinarie tradizionali e metodi sopravvissuti al progresso industriale e tecnologico; il rispetto per l’ambiente e promozione dei prodotti locali sostenibili; la presenza di mercati alimentari tradizionali e industria alimentare tradizionale.