È terminata con il mese di marzo la raccolta delle firme per la proposta di legge di iniziativa popolare sulla “tutela della salute degli individui tramite il riordino delle norme vigenti in materia di giochi con vincite in denaro (giochi d’azzardo)” che mira a regolamentare la diffusione di scommesse, slot e videopoker, contrastare il gioco non autorizzato, impedire l’accesso alla criminalità e il riciclaggio di denaro. Presso l’URP del Comune di Cuneo sono state raccolte in totale 1047 firme.
Il Comune di Cuneo ha aderito alla campagna di sensibilizzazione per contrastare la diffusione del gioco d’azzardo “1000 piazze contro l’azzardo”, promossa dall’Associazione “Terre di mezzo”, in collaborazione con Legautonomia Lombardia, Scuola delle Buone Pratiche e Associazione “Fa la cosa giusta” sottoscrivendo il “Manifesto dei Sindaci per la legalità” al fine di costituire una rete territoriale fra ASL, Prefetture, Questure, Comuni ed Associazioni, per attivare iniziative di prevenzione, controllo e contrasto alla diffusione del fenomeno. Ricordiamo infatti che il gioco d’azzardo è materia statale e i Comuni non hanno alcun potere regolativo, ispettivo o autorizzativo.
«A causa dell’inerzia dello Stato – dichiara l’Assessore ai Servizi Sociali Franca Giordano – il gioco d’azzardo, seppur lecito, sta distruggendo persone, famiglie e intere comunità. Anche il nostro Comune chiede quindi una nuova legge nazionale, fondata sulla riduzione dell’offerta e il contenimento dell’accesso alle sale giochi, con un’adeguata informazione e un’attività di prevenzione e cura. Chiede che anche le Regioni facciano la loro parte, attraverso leggi regionali in cui siano esplicitati i compiti e gli impegni per la cura dei giocatori patologici, per la prevenzione dai rischi del gioco d’azzardo e per il sostegno alle azioni degli Enti locali. Chiede infine che sia consentito il potere di ordinanza dei Sindaci per definire l’orario di apertura delle sale gioco e le distanze dai luoghi sensibili, e che sia richiesto ai Comuni il parere preventivo e vincolante per l’installazione dei giochi d’azzardo.»
c.s.